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17 novembre 2012 6 17 /11 /novembre /2012 20:14

EUROPA1

Agenzia Stampa e Fotografica – Genova - Italy

 

 

POETI & POESIE

QUELLE DI ELENA GIULIA BELOTTI T’INVITANO A PENSARE

 

(Europa1) Elena Giulia, dopo l’esordio fortunato (e meritato) del suo “Taraxacum officinale”, propone adesso un’altra stimolante prova del suo collaudato geniaccio lirico. Che si riverbera nel dosare abilmente le più disparate – e disperanti – tematiche: dal vero all’illusorio, dall’attualità alla cronaca storica, senza che s’avvertano dissonanze nel concatenarsi dei molteplici registri espressivi. Mai cali di tensione, mai tentennamenti, bensì un alternarsi d’emozioni sferzanti che, per l’audacia del suo eclettismo, l’accostano (cum prudentia) a un Quasimodo o a un Ungaretti dell’ultimo periodo. Nella Belotti si avverte infatti un clima claustrofobico (“…Solitario vascello: carte nautiche assenti”), fors’anche un tantino ermetico (“…Ciò che è, è, e sussiste per ragioni di scelte ed equilibri. D’equilibri soprattutto”). Vorrei aggiungere pure un blasonato cripticismo, quando Elena Giulia azzarda: “…Ma forse noi si vaga, si vaga, forse oltre”.

E avanti così, pur apparentemente reclusa in una gabbia psicologia, scalcia la celletta e prosegue cadenzata e inesorabile come una querela; come una scazzottata cerebrale che scuote le sinapsi e ti porta a frugarti le tasche dell’anima alla ricerca di latebre, di recessi profondi, di un humus, insomma che Elena t’induce a scoprire e a scoprirti. A questo punto il lettore è nudo. Ma sazio e domo.

 

(Ennio Crevacuore/Europa1)

 

(“Nel luminoso circolo” – Morgan Mille, Edizioni – Euro 9.90)

 

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